
Anche quest’anno è ormai iniziato il conto alla rovescia per la tanto attesa “prova costume”! Il primo giorno in spiaggia si avvicina inesorabilmente e diventa sempre più pressante la necessità di far sparire “le prove” della nostra golosità, finora ben “occultate” da maglioni e cappotti. Allora cosa fare per ritrovare la forma smagliante? E, soprattutto, è possibile farlo in così poco tempo? Giriamo gli interrogativi ad un’esperta del settore, la dottoressa Silvia La Mura, nutrizionista e docente presso la scuola post-universitaria di medicina estetica di Napoli.
«La raccomandazione principale in questi casi – spiega la nutrizionista – è quella di affidarsi a mani esperte e a professionisti del settore, che sappiano individuare il piano dietetico migliore per ognuno. Ogni persona, infatti, ha caratteristiche peculiari, per cui la dieta che può essere adatta ad un soggetto, può non esserlo per un altro. Sembra facile seguire una dieta trovata su qualche giornale o su internet, ma bisogna sapere che non sono adatte a tutti e vanno interpretate al massimo come delle linee generali sulle quali impostare eventualmente una sana alimentazione». Cosa accade se la dieta non è corretta? «I rischi – dice la dott.ssa La Mura – consistono nel fatto che non si riesce a dimagrire, oppure, se si perde peso, lo si fa nel modo sbagliato, ad esempio nella perdita di massa magra che andrebbe tonificata a vantaggio invece del tessuto adiposo, che essendo un organo a tutti gli effetti e rilasciando citochine infiammatorie, favorisce il rischio di sviluppare patologie. Spesso, accade che i kg persi troppo velocemente, vengono ripresi appena si termina la dieta; invece è necessario seguire una dieta che rispetti i più importanti principi nutrizionali per tutelare l’organismo da eventuali stati carenziali.
Ciò non avviene nelle diete fai-da-te, “last minute” o cosiddette “sbilanciate”, che prediligono solo alcuni fattori nutrizionali a totale discapito di altri». Ci sono dei principi guida da seguire per capire quando una dieta è corretta? «Bisogna considerare la gestione del peso – spiega la nutrizionista – come un processo a più tappe, cioè multi-stage progress, come sostiene la FeSin (Federazione società italiane di nutrizione). D’altra parte, la ripresa del peso non deve essere considerata un fallimento personale, ma un segnale della necessità di un’altra fase di trattamento attivo, infatti dopo il periodo di dimagrimento, che dipende chiaramente dalla quantità di kg che si deve perdere, lo sforzo peggiore arriva alla fine, per non riprendere più i kg perduti: per questo ci sono le diete di mantenimento. L’obiettivo in tutti i casi è sempre imparare a gestire l’alimentazione, tra qualità e quantità: in sintesi, risultati meno rapidi, ma più duraturi, in linea con il nostro organismo e la nostra salute! Un altro importante accorgimento consiste nell’associarla ad una moderata e giusta attività fisica, che varia in base alle caratteristiche del soggetto. Anche per questo bisogna rivolgersi a specialisti qualificati prima di intraprendere ogni percorso di dimagrimento».
Ecco infine 10 consigli per un’alimentazione utile e bilanciata:
1) Non saltare mai i pasti, a partire dalla colazione
2) inserire in ogni pasto una porzione di carboidrati e una buona porzione di verdura
3) negli spuntini preferire la frutta
4) limitare il consumo di formaggio a 2 volte a settimana
5) Consumare il pesce almeno 2 volte a settimana
6) Inserire almeno 2-3 volte a settimana in uno dei pasti principali, piatti unici quali: a) zuppa di legumi e cereali con contorno di verdura b) insalatona con uovo, prosciutto crudo o mozzarella, o tonno accompagnata da una porzione di pane c) pasta o riso freddo condito con verdure (pomodorini, basilico, piselli, carote, olive, capperi, ecc.)
7) preferire i condimenti vegetali ai primi piatti, limitare i sughi più ricchi
8) evitare la somma, nello stesso pasto, di alimenti con uguale funzione nutritiva (es. pasta e pane)
9) limitare il consumo di dolci a fine pasto o a colazione, piuttosto che fuori pasto
10) Bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua o bevande non zuccherate).
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